Joomla FAP è una versione di Joomla localizzata in italiano e pesantemente modificata per essere conforme alla legge Stanca sull’accessibilità dei siti web.
Un CMS Open Source di livello Enterprise
Chi non ha mai sentito parlare di Joomla?
Si tratta sicuramente di uno dei piú diffusi CMS open source, forse proprio il piú diffuso, se considerato insieme al suo cugino Mambo.
Purtroppo lo sviluppo di Joomla procede abbastanza lentamente, vista la mole del progetto, e questa lentezza causa non poche difficoltá a chi, come noi in Italia, é costretto ad inseguire le trovate di fantasiosi (e spesso incompetenti) legislatori.
Le pubbliche amministrazioni e l’accessibilitá
Mi riferisco alla legge sull’accessibilitá dei siti web, nota come legge “Stanca” dal nome dell’incompetente del legislatore di turno.
La legge, ha avuto l’innegabile merito di obbligare i creatori di siti web che realizzano siti e applicazioni per le pubbliche amministrazioni al rispetto di una serie di regole tese a favorire l’accesso al web da parte delle persone disabili.
Alcune di queste regole fanno parte del bagaglio di buone pratiche comune a qualsiasi serio professionista del settore e si rifanno a norme internazionali note da diverso tempo ed elaborate da enti prestigiosissimi come il W3C, altre sono invece frutto del tentativo di giustificare l’esistenza di qualche burosauro ministeriale.
Basta cantinari!
Il rispetto di queste norme ha il grande pregio di tagliare automaticamente fuori dal mercato tutti i siti fatti da “l’amico dell’amico” che hanno infestato per anni il web italiano.
Ormai chiunque puó diventare un web publisher semplicemente aprendosi un blog su uno dei tanti fornitori gratuiti, senza doversi preoccupare dei dettagli tecnici, mentre per le applicazioni piú complesse e i progetti di un certo rilievo, la strada rimane aperta solo per i professionisti del settore.
Joomla e l’accessibilitá
Come dicevo poc’anzi, Joomla soffre il fatto di essere un progetto maturo, nato in tempi in cui l’accessibilitá non era ancora in cima alle prioritá degli sviluppatori, l’adeguamento del codice procede a ritmi serrati ma segue le norme e gli standard internazionali e non quelle partorite dalla fervida immaginazione dei nostri geniali tecnocrati.
Se a ció si aggiunge che il codice di Joomla non consente purtroppo una separazione chiara tra business logic e application logic o peggio tra contenuti e presentazione degli stessi, é facile prevedere come passerá probabilmente parecchia acqua sotto i ponti prima che una versione aggiornata di Joomla conforme alla legge “Stanca” sia disponibile in lingua italiana.
La risposta italiana: Joomla FAP
Un gruppo di programmatori italiani riuniti nel sito joomla.it ha quindi intrapreso l’arduo compito di rendere conforme alla legge “Stanca” la versione italiana di Joomla. Da questi sforzi è nato il progetto Joomla FAP (joomla for all people), che però è stato più o meno abbandonato dopo avere comunque fatto dei notevoli passi avanti.
Segue….
Piero
Penso che il vostro sia un encomiabile lavoro. Quando dei programmatori si mettono insieme per fare qualcosa di buono è sempre apprezzabile. Chi invece come me, non ne è in grado, può solo sperare che questa fiammella non si spenga davanti alle difficoltà. Proporre uno stipendio penso sia inpensabile e fuori dalla logica di joomla, e inoltre chi lavora per aiutare gli altri, come me nel sociale, non dispone di molti mezzi. A questo punto non rimane che credere in quello che si fa e se anche può essere poco un sentito grazie da parte mia.
Alessandro Pasotti
@Piero
Grazie dei grazie 🙂
Uno stipendio sarebbe fuori luogo, quello che invece può essere utile alla causa sono i contratti di personalizzazione, formazione, consulenza, manutenzione e lo sviluppo di nuovi siti e portali.
Chi crede e lavora nell’open source vive di questo.